mercoledì 17 dicembre 2008

Sei stato " taggato " in un album.

Avete certamente già sentito questa espressione se anche voi , avendo ricevuto ultimamente un invito di amicizia tramite mail, siete entrati a far parte della grande famiglia di Facebook. Facebook è diventato ormai un vero e proprio fenomeno di massa. Nato nel 2004 dalla mente geniale di alcuni studenti americani, Mark Zuckerberg, Dustin Moskovitz e Chris Hughes, raggruppa oggi la quasi totalità della popolazione universitaria statunitense che lo vede come parte integrante ed imprescindibile della loro vita sociale: su Facebook si organizzano feste, si discute, si creano amicizie e nuovi amori. Altamente interattivo è dotato di un facile sistema per la condivisione di foto, permette di scambiare messaggi e di conoscere nuove persone. Quando si è dentro Facebook, si è a tutti gli effetti all'interno di una vera comunità. La creatura dei tre ingegnosi ragazzi di Harvard è cresciuta oltre ogni previsione, tanto da divenire il più popolare social network che attualmente conta circa 120 milioni di utenti in tutto il mondo. Questa febbre mediatica è scoppiata anche in Italia ed in soli 3 mesi ha contagiato oltre 4 milioni di persone di ogni età. Gli utenti sono soprattutto giovani e giovanissimi, ma anche fasce di età diverse. Il successo si è diffuso grazie al passaparola e tanti italiani ci hanno provato contro ogni ostacolo : si sono ritagliati uno spazio giornaliero, hanno imparato passo passo il suo funzionamento e preso confidenza con termini come: link, post, tag e via discorrendo. Come funziona? Per entrare basta compilare un profilo con qualche dato ed eventuale foto: ci si connette con conoscenti, amici o amici degli amici e il gioco è fatto! Si incontrano così ex compagni di scuola, commilitoni, ex fidanzati, fans, tifosi, ma anche comunità culturali e politiche. Gli esperti discutono sulle motivazioni che ci spingono a comparire su un social network. Le motivazioni naturalmente sono diverse, come la facilità della tecnologia utilizzata, la voglia di incontrare con un semplice “clic” gente che avevi dimenticato, desiderio di visibilità; o semplice divertimento e per giunta non paghi niente per utilizzare un prodotto ad alta tecnologia. Questo mezzo é prezioso per farsi conoscere e trovare lavoro, assistenza, contatti utili. Non a caso Barack Obama ha puntato anche su questo sistema di relazioni nella corsa alla Casa Biaca. Politici italiani come Maria Stella Gelmini, Walter Veltroni, Antonio Di Pietro e tanti altri fanno a gara per trovare uno spazio su Facebook per interagire coi propri sostenitori. Persino il cardinale Sepe, arcivescovo di Napoli, ha aperto il suo profilo per diffondere il Vangelo. Le aziende poi hanno l’opportunità di poter sviluppare una propria presenza su FaceBook per rafforzare il proprio marchio aziendale e crearsi nuove opportunità di business. Ma attenzione ad utilizzare il web in modo assennato. Non pubblicate a cuor leggero notizie, foto, dati troppo personali che potrebbero essere male utilizzati da terzi. E’ recente la sentenza di un Tribunale degli Stati Uniti contro alcuni spammer che sono stati condannati al pagamento di 873 milioni di dollari per danni causati da messaggi spediti senza consenso ad utenti del popolare sito di social-networking. La sentenza costituisce un precedente importante e potrebbe funzionare da deterrente per “chiunque cerchi di violare nuovamente Facebook e abusare dei suoi utenti; ma sappiate che è impossibile fermare i “normali” abusi cui gli utenti di Facebook sono sottoposti ogni giorno. L’invito degli esperti è di fare buon uso di questo sistema mediatico che ci permette di comunicare sempre, con chiunque e in qualsiasi momento; sempre attenti al rischio di rimanerne intrappolati. Se si instauurano troppi contatti inutili, poi è sempre più difficile liberarsene. Passare troppo tempo a vedere se ci sono arrivati messaggi e a scriverne; ci si sfinisce e corriamo il rischio di perdere parte della nostra intimità e sarà sempre più difficile tornare ad una vita normale: come, ad esempio, fare una sana passeggiata!

Nessun commento:

Posta un commento