giovedì 4 dicembre 2008

E' giusto pagare il canone RAI ?



Il bilancio 2008 della Rai si chiuderà con una perdita stimata tra 30-35 milioni di euro. Nasce spontanea la domanda : ci sarà un aumento del canone? Quello del canone è un argomento spinoso ed annoso che si trascina in maniera ambigua. Solo pochi anni addietro anche alcune forze politiche incoraggiavano i cittadini ad evadere tale gabella. L’Italia è il paese che solitamente lascia i problemi in perenne letargo e che permette, come nel caso canone-Rai, che i cittadini non siano tutti uguali di fronte alla legge. La tanto ventilata lotta all’evasione dovrebbe essere una priorità e risolverebbe problemi di sbilancio ed ingiustizie contributive. Ma vi pare giusto che tanti furbi la facciano franca e l’abbonamento Rai venga corrisposto solo da pochi fessi come il sottoscritto? A queste condizioni certamente che è ingiusto pagare il canone Rai! E’ proprio di questi giorni la polemica sull’addebito dell’IVA per la pay-tv. Personalmente credo sia giusto che per ogni vendita di servizi vada corrisposta un’imposta allo Stato ; anche se lascia perlomeno dubbiosi che il governante che ti chiede tale imposta sia contemporaneamente anche un tuo diretto concorrente, in barba al conflitto d’interesse! Ma le ragioni per non pagare il canone sono anche altre. Da qualche mese ho modo di stare maggiormente in casa davanti al televisore e mi sto rendendo conto della bassa qualità dei programmi della televisione pubblica. E non mi si dica che posso sempre cambiare canale : se ho il dovere di pagare il canone, avrò pure il diritto di dire la mia su ciò che mi viene proposto di vedere. Non dico che manchino programmi di cultura e di sano svago; ma ciò che prevale è la superficialità, il cattivo gusto, la parolaccia! Ma vi pare giusto che quotidianamente vi siano trasmissioni che propongono come opinionisti personaggi dell’isola dei famosi, ex veline, mogli di ex calciatori; insomma tutta gente che non ha alcun titolo per esprimere pareri su argomenti tanto delicati. Alla televisione viene purtroppo delegato il compito di educare i nostri ragazzi attraverso programmi che esaltano soltanto la filosofia dell'apparire. L'unica attenzione è lo share del pubblico e così giornalmente ci vengono proposti contenitori zeppi di gossip (pettegolezzi) o di storie di dolore che catturano la curiosità. Penso, comunque, che continuerò ancora a corrispondere il canone, nella speranza che i politici invece di litigare soltanto per occupare spazi di visibilità di questo potente mezzo comunicativo, pensino anche a darci un servizio utile con una televisione pubblica più autonoma e di qualità.

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