lunedì 22 dicembre 2008

Profumi di Sardegna.







15 luglio.


I ricordi del mio primo contatto con l’isola sono legati alla visione surreale del suo paesaggio che mi rapiva in un crescendo di emozioni, man mano che passavo ai fotogrammi successivi: distese di verdi licheni, scorci di mare esilarante e sassi ovunque e dalle forme più inconsuete.
Quello che proprio non riesco a cancellare dalla memoria sono i profumi legati a questa terra, odori forti di mirto, di finocchio selvatico, di terra bruciata dal troppo sole e di armenti perennemente assetati. E che dire degli incendi di cui avevi sentore anche a chilometri di distanza e rendevano acre anche l’aria? Ma l’odorato si esalta in cucina: qui la fragranza, l’intelligenza, la versatilità e la natura esotica di una cucina di contadini e di pastori produce capolavori per palati raffinati.
La fragranza di ingredienti ancora naturali che conservano intatto tutto il loro sapore di un tempo, con metodi di cottura tramandati e religiosamente praticati, partoriscono cibi dai sapori che il palato non riesce sempre a raccontare.
Il solo problema lo rappresenta il profumo maschio di un vino troppo energico per chi non ha dimestichezza col bere!
E che dire poi dei dolci? La pasticceria sarda ti delizia con sapori sempre decisi, a base di mandorle e di miele, di canditi ed uva passita. La fantasia di questa gente sforna dolci dai nomi più inconsueti: aranzada, cozzuleddas, maringosos, papassinos, seadas, sospiri e tant’altro ancora. Il profumo mio preferito lo emana proprio il mare. Mi piace anche il sapore del cacio pecorino ed il profumo che sprigiona la pelle cotta dal sole; ma non disdegno qualche bicchiere di buon vino : un primo per gustare meglio le pietanze di questa signora cucina e tutti gli altri per scordare le tante facce da cazzo che ho lasciato prima di attraversare questo mare!
tratto da " Chiuso per ferie " monografia di g.castello (1996).

1 commento:

  1. tutti cerchiamo un'isola nascosta. quanti Discorsi sono stAti fatti, e quante parole soNo state scrItte su atlantidE, l'origine di ogni cosa. forse è iL nostro destiNo: vivEre per trovare il nostro principio, la nostra atlandide. trovarla può essere molto più semplice di quanto sembri ma può divenire anche l'impresa più ardua. ci vuole l'alto e il basso per attraversare il mare. la sua sabbia ci potrà accecare ma ci potra anche indicare la rotta nelle notti più buie.

    ogni lettera dell'alfabeto è importante ma certe in particolare possono farti capire.

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